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2 marzo 2017
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Responsabilità dei medici, c’è la nuova legge

Disco verde alla Camera per il provvedimento che depenalizza la colpa medica. Obbligo di assicurazione per i professionisti.

Assicurazione obbligatoria per ospedali e professionisti sanitari e Centri Regionali per la gestione del rischio clinico, ma anche prescrizione dimezzata se il paziente decide di intentare causa direttamente nei confronti di un medico. Ha avuto il via libera definitivo la legge che modifica la responsabilità dei professionisti sanitari nei procedimenti per malpractice.

Con 255 voti a favore, 113 contrari (Si, M5S e FI) e 22 astenuti (Lega), la Camera ha approvato un provvedimento che per il sottosegretario alla Salute Davide Faraone “consente all’Italia di colmare un vuoto normativo, tutelando al meglio i pazienti e coloro che lavorano nelle strutture sanitarie”. L’approvazione, per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, “rappresenta un altro grande passo in avanti per il nostro sistema sanitario”. Ogni anno, secondo l’Associazione nazionale imprese assicuratrici (Ania), si registrano 34mila denunce per danni dovuti a cure mediche, in particolare nei confronti di ginecologi e ortopedici, una cifra triplicata in 15 anni. E ogni risarcimento si aggira tra i 25mila e i 40mila euro, per un valore complessivo di circa 2 miliardi. “In questi anni, la mancanza di serenità dei medici ha comportato come ricaduta l’enorme costo della medicina difensiva, che pesa sul nostro sistema salute”, commenta il relatore del ddl Federico Gelli (PD). Per “normalizzare” la situazione, il testo introduce l’obbligo di assicurazione per tutti i liberi professionisti e le strutture sanitarie e, soprattutto, depenalizza la colpa medica: il medico che avrà rispettato linee guida e buone pratiche, non risponderà penalmente del suo operato. Pone poi attenzione alla sicurezza delle cure, prevedendo che tutte le strutture attivino monitoraggi oe prevenzione del rischio clinico. Inoltre prevede l’istituzione di Centri regionali per la gestione del rischio e un Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità che, sottolinea il direttore dell’Agenzia per i sistemi sanitari regionali Agenas, Francesco Bever, “consentirà di raccogliere tutti i dati relativi agli eventi avversi, con l’obiettivo di individuarne le cause ed evitare che possano ripetersi”. Per il cittadino che ha subito una malpractice, la legge rende più veloce l’indennizzo: potrà infatti rivolgersi direttamente all’assicurazione della struttura. Se non soddisfatto, potrà agire attraverso la conciliazione obbligatoria o, infine, intentare un procedimento civile contro la struttura, che dovrà dimostrare di essersi comportata correttamente. Attesa da oltre un decennio, la norma è accolta con favore da tutte le categorie di professionisti, in primis l’Associazione CHirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI) e la Federazione dei medici di medicina generale (FIMMG)