Un mercato potenziale da almeno 288 milioni di euro all’anno per il settore assicurativo. E’ quello che dovrebbe essere generato dall’estensione degli obblighi dell’assicurazione professionale per i medici previsto dal disegno di legge Gelli sulla Responsabilità professionale del personale sanitario, la cui approvazione definitiva alla …
Da quest’anno non è più deducibile il contributo versato al servizio sanitario nazionale compreso nel costo della polizze RC auto. Lo sconto, già ridotto dal 2012, è stato abolito dall’articolo 12 del Dl 102/2013. Resta ferma invece la deducibilità dei contributi versati a fondi integrativi …
Un massimale minimo da 1 milione di euro per ciascun sinistro e per ciascun anno, ma nessuna clausola decennale di retroattività e un fondo rischi sanitari gestito dalla Consap (Concessionaria dei servizia ssicurativi) e non dalle categorie interessate. Dopo mesi di attesa, il regolamento sulla responsabilità …
Possibile svolta sull’annoso tema dell’assicurazione obbligatoria dei medici. E’ stato infatti approvato un emendamento proposto da Margherita Miotto (Pd), in fase di conversione in legge del cosiddetto “decreto p.a.” (dl n.90/2014, Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari). …
Molte strutture ospedaliere non trasferiscono più i rischi al mercato a causa dei costi troppo alti delle coperture. Una formula che può portare a gravi problemi finanziari e a criticità negli eventuali risarcimenti. Per questo, da tempo, i broker hanno proposto un piano per una soluzione “virtuosa” …
NESSUN OBBLIGO PER I MEDICI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Nel DDL delega della riforma della Pubblica amministrazione, approvato il 13 giugno 2014 dal Consiglio dei ministri è stata introdotta una importante novità in merito alla copertura assicurativa dei medici.Per chi esercita la professione sanitaria l’obbligo …
«In tutta Europa il carico di lavoro del medico di famiglia cresce vertiginosamente. I governi azzerino i vincoli burocratici per la categoria o, impiccio dopo impiccio, c’è il rischio di creare liste d’attesa pure per gli assistiti, perché le giornate di lavoro non si possono dilatare». Francesco Carelli, …